Lo sviluppo sostenibile non è solo una necessità, ma anche un impegno nei confronti della società e dell’ambiente in cui viviamo.
Anche Selene, che da sempre ha a cuore non solo il pianeta, ma anche la salvaguardia delle persone che lavorano al suo interno, si impegna ogni giorno per raggiungere gli obiettivi necessari per uno sviluppo sostenibile e sociale.
Si tratta di obiettivi talmente importanti da portare, nel settembre 2015, più di 150 leader internazionali ad incontrarsi alle Nazioni Unite, per stabilire i punti necessari per supportare e raggiungere lo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.
La comunità degli Stati ha infatti approvato l’Agenda 2030, un piano ambizioso con 17 obiettivi (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e 169 sotto-obiettivi, che mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l'ineguaglianza ed a favorire lo sviluppo sociale, economico e sostenibile.
Andando nello specifico nel settore gomma-plastica, la Comunità Europea attraverso la CIRCULAR PLASTIC ALLIANCE si prefigge di raggiungere entro il 2025, le 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata per la produzione di nuovi prodotti.
In questo contesto si inserisce perfettamente la realtà Selene, che si impegna attivamente a livello ambientale, cercando di promuovere un’economia circolare ed una produzione sempre più sostenibile.
Qual è l’impegno di Selene nei confronti dell’Agenda 2030?
Selene si pone all’avanguardia sul mercato grazie ad una maggiore adozione di tecnologie che prevedano l’utilizzo di materiale riciclato, rispettando in questo modo l’ambiente ed adottando quindi processi industriali volti a rendere le infrastrutture e l’industria stessa sostenibile. Grazie ad un investimento in macchinari che consentono la rielaborazione di imballi usati, è perfettamente in grado di gestire la propria produzione seguendo un’economia circolare.
L’obbiettivo di Selene è produrre imballaggi sostenibili utilizzando rifiuti plastici con il virtuoso processo produttivo circolare NextBag™. Grazie a questo progetto, incentrato sulla messa a punto di processi produttivi circolari per il recupero delle materie prime-seconde, Selene affronta tutte le fasi della filiera:
Il primo step prevede il recupero dell’imballo usato, adeguatamente separato e stoccato presso clienti e centri di raccolta come rifiuto plastico. Selene, con la propria organizzazione logistica, provvede periodicamente al ritiro degli imballi verificandone l’idoneità.
Il secondo step, la fase del riciclo e della rigenerazione, prevede la macinazione dell’imballo e il lavaggio a base di detergenti acquosi, privi di solventi. Dopo il risciacquo e l’asciugatura, il materiale ottenuto viene rigranulato e validato come Polimero Riciclato Premium - PRP.
Il terzo ed ultimo step, prevede l’impiego del PRP nella produzione degli imballi.
Grazie alla sua tenuta e flessibilità, il PRP viene impiegato nello strato intermedio della coestrusione, consentendo di ridefinire le formule dei prodotti.
Ma non solo: l’estrema qualità del PRP, abbinata all’esperienza Selene, consente di poter ridurre lo spessore del film fino al 40%, con una conseguente diminuzione del peso degli imballi e un ulteriore impulso alla sostenibilità.
Selene si pone quindi in prima linea per garantire una produzione e consumo responsabile delle risorse a disposizione, che preveda non solo il riutilizzo di materiale usato, ma che includa anche un sistema industriale capace di generare minori emissioni di CO₂ nell’atmosfera, dando un’ulteriore spinta alla lotta contro il cambiamento climatico.
In Selene non si parla solo di investire in innovazione ed infrastrutture, ma anche di un’etica lavorativa equa e sostenibile, che permetta un dialogo libero e privo di discriminazioni fra i propri dipendenti.
Vengono riconosciute infatti la competenza e l’abilità dei singoli membri dell’impresa, come elemento indispensabile per il suo sviluppo e promuove, pertanto, la valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi di formazione e aggiornamento.
Cosa ci aspettiamo in futuro?
L’obbiettivo di Selene per il futuro è di dare un maggiore impulso al motore della sostenibilità, promuovendo ancora di più un sistema di economia circolare.
In questo senso l’azienda si prefigge di poter ampliare il proprio sito dedicato alla rigenerazione degli imballi usati, investendo in tecnologie che prevedano non solo il recupero delle materie prime-seconde non utilizzate, ma anche degli imballi usati.
L’investimento consisterebbe dunque in tecnologie che consentano la pulitura e bonifica del sacco, rendendolo un rifiuto in grado di essere rigenerato.
Un ulteriore passo non solo nella via della sostenibilità ed economia circolare, ma anche nell’impiego di maggior personale.